di Silvia Patrucco
Ho dovuto attendere più di un anno, ma alla fine anche io sono andata a cercare piante nei boschi!!
Prima di partire, però, non avevo un granché le idee chiare: pressappoco credevo che il giorno dopo tutto si sarebbe risolto andando in una località montana e che una volta scesa dall’auto avrei dovuto camminare con lo sguardo rivolto a terra nella speranza di inciamparmi in un bonsai…senza pretendere di trovare anche il vaso, s’intende! Invece, dopo aver fatto i primi 10 passi ho capito che comportarsi come quando si va per funghi non era la cosa più furba…
Accidenti, sapevo di essere andata a raccogliere, ma è stata una vera sorpresa accorgersi che avevo l’occasione di portarmi a casa un sacco di cose!! Non capitemi male, non è che mi sia messa ad estirpare qualsiasi forma vegetale trovassi sulla mia strada…piuttosto ho capito che la raccolta che potevo fare era diversa, molto più ricca e varia di quanto pensassi.
Prima di tutto ho cominciato a raccogliere immagini: intorno a me c’erano un’infinità di colori, forme e piccoli preziosi dettagli da notare. Era bello poter osservare come si era sviluppato un pino cembro aggrappato ad una roccia, oppure il movimento che caratterizzava l’apice di un vecchio larice, o ancora il grosso ramo ormai secco di un pino silvestre, che così spoglio com’era mi rivelava perfettamente le sue forme ed il suo portamento. Ovunque girassi lo sguardo avevo modo di vedere dal vivo ciò di cui avevo sentito parlare nelle serate del Club. E allora giù, in ginocchio, ad osservare da vicino lo shari sul tronco di un pino, a toccarne la corteccia per capire meglio come si fosse cicatrizzata. Poi poco più in là ecco un piccolo larice con alcuni rami rotti…che belli quei jin naturali così consumati, lisci e bianchi. Mi si presentavano infinite occasioni per memorizzare le forme create dalla natura, osservarne la varietà, interpretarne le regole, le motivazioni e le scelte. Avevo mille esempi davanti agli occhi, dovevo solo guardarmi intorno!
Prima di tornare a casa, dopo aver camminato in su e in giù, ed aver guardato attentamente tante piante, ho anche avuto la fortuna di trovarne alcune che mi piacevano più delle altre. Armeggiando con qualche attrezzo e senza dover fare nemmeno troppa fatica sono riuscita a portarle via con me. Più di così non potevo desiderare, la giornata era stata quanto mai ricca e soddisfacente!!
Vi dirò, l’emozione che provo ripensando a questa esperienza è ancora così forte che non mi stupirei se tutto ad un tratto la penna con cui sto scrivendo mi germogliasse tra le mani!! Meglio che mi fermi, ma non prima di aver ringraziato e salutato con un amichevole “occhiolino” chi mi ha accompagnata per boschi e chi mi ha dato preziosi suggerimenti. A buon rendere!