di Mauro Coppa
La cosa che più conta per riuscire a fare bonsai in modo corretto è metterci tutto l’entusiasmo di cui si è capaci. L’hanno dimostrato l’8 Aprile i 10 partecipanti al seminario con il Maestro Hideo Suzuki. Erano anni che il Bonsai Club Torino non organizzava giornate di lavoro con personaggi esterni, perché le adesioni erano pressoché nulle. Ragion per cui avere una decina di persone, con gli occhi scintillanti per l’emozione, che lavorano delle splendide piante, è stato un successo al di là di ogni più rosea aspettativa! Alla proposta dell’iniziativa, qualche timore di non raggiungere un numero sufficiente di iscritti c’era. Fortunatamente, però, la voglia di cogliere un’occasione imperdibile ha avuto la meglio: non capita tutti i giorni di lavorare con un personaggio del livello del Maestro Suzuki, immersi nella Natura, in ottima compagnia e con una spesa contenuta!
Si è capito che sarebbe stata una giornata eccezionale già dai volti eccitati dei partecipanti, ma ancor più dall’esclamazione di contentezza e di meraviglia che ha pronunciato il Maestro scendendo dalla macchina: “Oooooh!!!”. Si è immediatamente fiondato in esplorazione tra il materiale degli allievi, commentando compiaciuto: nessuno però ha capito esattamente cosa dicesse, perché era stato talmente fulmineo nello slancio, che l’interprete, la signora Sawa Nakamura, , non aveva ancora avuto il tempo di mettere il naso fuori dalla macchina!
Esauriti rapidamente i primi convenevoli, il Maestro ha spiegato di voler iniziare subito a lavorare, perché le piante erano molto impegnative, il tempo a disposizione ridotto ed era sua intenzione sfruttarlo al 100 %, per poter seguire al meglio tutti per l’intera giornata. Un commento generale su ogni pianta, e tutti all’opera! Durante le lavorazioni “saltellava” da un allievo all’altro, dispensando consigli e dando utili indicazioni: sprigionava una gioia ed un’energia tali, da trasmetterne altrettante in ognuno di noi.
Poi improvvisamente un “Hi choto!” pronunciato a gran voce per chiamare tutti a raccolta davanti ad un intervento portato come esempio per delle spiegazioni importanti, e di nuovo tutti alle proprie postazioni.
Il gruppo si presentava oltremodo vario: dagli allievi della succursale della Scuola d’arte Bonsai di Mario Sandri, ai neo allievi del Maestro, ai quasi diplomati, ai semplici soci; c’era perfino un istruttore! Questa presenza merita particolare rilievo, perché, purtroppo, sono pochi gli istruttori che, come Fiorenzo, accettano di lavorare insieme a persone meno esperte in posizione di parità, per la sola voglia di fare bonsai e di trascorrere una giornata insieme al proprio Maestro. È la dimostrazione che non si smette mai, e non bisogna mai smettere, d’imparare. Anche il materiale da lavorare era molto diverso: dagli Yamadori (piante raccolte in Natura) mio, di Dino, Mario, Roberto e Fiorenzo, ai prebonsai di Silvia, Massimo, Eugenio e Piero, al ginepro da giardino di Pietro; comunque tutti esemplari di ottima qualità. Dopo tanta fatica un momento di ristoro: un lauto pasto, preparato dal Presidente, con la collaborazione dei partecipanti: cuochi, panettieri, vinai e salumai. Il Maestro ha apprezzato talmente che ha promesso di tornare in qualunque momento a patto di mantenere fisso il menù in qualità e quantità.!
Dopo caffé e “pösacafè” i lavori sono ripresi e si sono protratti fino a pomeriggio inoltrato. Per dare un esempio della passione e della determinazione dei partecipanti basta ricordare gli abbocchi di Roberto, il panettiere, sveglio dalla sera precedente e reduce da una notte di lavoro: metteva il filo sul suo pino combattendo contro il sonno a colpi di caffé! Il pomeriggio è stato anche allietato dalla visita di Alberto, che ha intrattenuto tutti con scherzi, battute e fotografie. Al termine degli ultimi ritocchi, la consegna degli attestati di partecipazione ed il discorso conclusivo del Maestro. Ha ribadito il suo legame con il nostro Club, che l’ha accolto fin dal suo primo arrivo in Italia; si è complimentato con tutti gli allievi per il materiale portato e per l’ottimo lavoro svolto, sottolineando che il Bonsai Club Torino, grazie all’opera dei suoi numerosi istruttori, ha raggiunto una qualità che pochi altri Club vantano. Contentissimo e soddisfatto della giornata trascorsa, si è reso disponibile a ripetere l’esperienza l’anno prossimo. Appena tradotte queste ultime parole, molti dei presenti hanno già prenotato un posto con largo anticipo!
Al termine del discorso di chiusura il Presidente ha espresso i ringraziamenti a tutti a nome dell’intera associazione ed ha consegnato al Maestro una targa in ricordo della giornata. Abbiamo però pensato che, in virtù del rapporto che lega reciprocamente noi e il Maestro, oltre ad un omaggio formale, sarebbe stato significativo offrirgli un pensiero simbolico. È stato fatto inquadrare un ideogramma: “Amore e rispetto”, tradotto dalla signora Nakamura, che esprimesse i nostri sentimenti verso di lui. Il Maestro si è detto molto onorato di ricevere un dono con un così forte significato, ancor più dal Bonsai Club Torino, cui è molto legato. Un pensiero anche per la sua nota golosità: una bottiglia di Bicerin, che aveva assaggiato ed apprezzato durante il pranzo. Al termine della giornata, stanchi, ma soddisfatti, Maestro e allievi sono tornati a casa, con negli occhi ancora l’entusiasmo di chi riscopre per l’ennesima volta il piacere di fare bonsai.